Casale Senatore

Nel corso della Festa di Monte Castello, la Disfida dei Trombonieri ed in seno ai gruppi storici dei vari casali della Città di Cava de’ tirreni, all’unisono, viene indicato il pistone quale: “arma ad avancarica del XVI secolo”; abilmente costruita da armaioli cavesi.
Si ritiene che l’arma derivi dal più famoso “archibugio”, a quel tempo in “dotazione” alle milizie lanzichenecche che nel 1535, al seguito dell’Imperatore CARLO V, attraversarono il territorio della Città de la Cava. L’arma, nei primi secoli di produzione, era munita di una scheggia di silice, della “pietra focaica”, la quale, abbassata con forza per il tramite di una molla, percuoteva una piccola parete d’acciaio, creando una “sorgente di fuoco” sotto la quale si trovava il “focone” o lo “scodellino”, contenente la polvere che si incendiava a causa delle sprizzanti scintille. Con l’invenzione delle capsule contenenti fulminante di mercurio, avvenuta nei primi anni dell’ottocento, gli artigiani cavensi apportarono le dovute modifiche al pistone, affinché l’accensione delle polveri facilitasse lo sparo dell’arma. Il psitone, dalla sua creazione, gelosamente “tramandato” da padre in figlio, ha scritto mitiche pagine di storia della città de la Cava, creando la leggendaria figura del pistuniere o tromboniere, oggi rievocatore di nobili ed eroiche gesta del popolo cavese. I trombonieri, che sino all’inizio di questo secolo si sono autonomamente “cimentati” nell’antico sparo, da alcuni lustri, si sono costituiti in distinti gruppi, dandosi una propria denominazione, in riferimento al casale, ovvero al distretto od al rione di appartenenza; ricordando che la città de la Cava, nei tempi passati, era costituita da Quattro Distretti:
Sant’Adiutore, Metelliano, Corpo di Cava e Pasculano
Il gruppo trombonieri SENATORE, trae origine dalla famiglia SENATORE, originaria del casale di Passiano o Pasculanum.
Questa, già da molte generazioni, si era distinta nel maneggio ed uso del pistone; a difesa dei valori di libertà del popolo cavese. Nella notte di Natale del 1946, il compianto Francesco Senatore fondò l’omonimo gruppo, il quale, composto dai figli, dai nipoti e da altri pochi intimi, assunse la denominazione del casato.
Il fondatore del Gruppo, confidando nello spiccato senso artistico del figlio Salvatore, creatore e realizzatore di costumi, che per alcuni decenni hanno caratterizzato i SENATORE; sebbene fossero rispondenti all’epoca che si voleva rappresentare, ha sempre stimolato i “suoi” Trombonieri a migliorare lo scarno patrimonio vestiario. Le motivazioni della non rispondenza dei costumi adottati all’epoca rappresentata, si fondavano sulla “pochezza” dei mezzi economici; visto che l’Italia tutta era destinataria delle ristrettezze dell’immediato dopo-guerra. Ció nonostante, Francesco Senatore, essendo di spirito patriottico, creò un’uniforme “impiegando” il tricolore nazionale e, cioè:

  • lo scollino di colore verde;
  • la camicia di colore bianco;
  • la fascia che cingeva la vita di colore rosso;
  • pantaloni bleu, rimboccati da ghette bianche;
  • paglietta di foggia ed in uso a quel tempo.

Fu così che nel giugno del 1947, festa del S.S. Sacramento di Monte CASTELLO, Francesco SENATORE, alla testa dei “suoi” trombonieri, si presentò in Piazza Duomo di questa Città, per ricevere la Storica e Santa Benedizione.
Una tabella con l’indicazione: “GRUPPO SENATORE”, completava l’assetto del gruppo. Nasceva così una “creatura” che in questi 50 anni di vita associativa ha conservato, integro, tutto l’entusiasmo che ancora oggi lo contraddistingue; anche perché, tutt’ora, nel gruppo SENATORE militano molti figli di quei trombonieri soci fondatori i quali hanno saputo, nel tempo, trasmettere ai propri congiunti tutta la passione verso il gruppo e le storiche tradizioni che distinguono la nostra amatissima Città di Cava de’ Tirreni da tutte le altre del mezzogiorni d’Italia.
Negli anni successivi, Salvatore SENATORE apportò alcune modifiche alle uniformi, ed infondandosi allo stile risorgimentale, volle sottolineare l’epoca garibaldina.
Nel corso degli anni ’50 il gruppo SENATORE ingrossò le proprie file ed i trombonieri erano in 50 unità; numero rilevante per quel tempo se si considera che gli altri gruppi esistenti nello stesso periodo non ne annoveravano più di 30.
Il gruppo, nel suo primo decennio, ha rivestito un ruolo molto significativo nel corso delle manifestazioni a quel tempo realizzate, tanto da riscuotere ampi consensi dagli Enti organizzatori e dalla cittadinanza cavese tutta.
Troppi onori, troppe glorie e troppe gioie per un sodalizio proteso a testimoniare la storia della propria Città; qualcosa di funesto stava per accadere.
Nel novembre del 1956, prematuramente Francesco volle raggiungere i suoi cari nel Mondo della Verità.
Salvatore con l’immatura scomparsa del proprio genitore, sospinto da tutti i suoi amici trombonieri, nel 1957 assunse il comando della “squadra”, ma motivi di natura diversa non gli consentirono di proseguire, tanto da dover “passare” la responsabilità del gruppo al cugino Mario SENATORE ed al fedelissimo Arturo SCERMINO i quali, con immutato attaccamento verso le tradizioni cavesi, diressero il sodalizio con spiccato fervore.
L’anno 1957 segnò una svolta alle manifestazioni storico-religiose della Città di Cava de’ Tirreni.
Il vulcanico e compianto amico Luca BARBA, a quel tempo membro esecutivo del comitato festeggiamenti Monte Castello, avvalendosi di influenti amicizie del mondo dello spettacolo, noleggiò numerosi costumi del patrimonio vestiario del Teatro San Carlo di Napoli.
Trattandosi di abbigliamento del XVII secolo, venne realizzata una manifestazione più consona al momento storico-rievocativo cavese. Dopo un ventennio di continua ed assidua partecipazione a tutte le manifestazioni storico-religiose, il gruppo corse il rischio di sciogliersi. Fra le cause del paventato scioglimento del sodalizio, ricordo quella del grave infortunio occorso ad Arturo SCERMINO, il quale, per forza maggiore, si vide costretto ad abbandonare la co-direzione del sodalizio; lasciando l’onere al solo Mario SENATORE. Quest’ultimo, solo per qualche anno poté continuare a mantenere “vivo” il gruppo, ma le continue incombenze di lavoro lo indussero, seppur a malincuore, a lasciare il “comando” del gruppo. Era il 1968, Francesco SENATORE, coadiuvato dall’amico d’infanzia e tromboniere Leopoldo D’Amato ricostituì al meglio, il sodalizio. Grazie a preziosi consigli del padre ed all’immenso entusiasmo, riuscí nel non facile compito. Il lavoro consentì all’ultraventennale gruppo SENATORE di proseguire nella divulgazione della storia e della cultura cavese e di “riacquistare”, nel suo seno, Salvatore SENATORE. A tale insperato ritorno diede un considerevole contributo Luigi SENATORE, suo vecchio amico-tromboniere. L’evento qui indicato si verificó nel mese di Marzo dell’anno 1968; ovvero nelle immediatezze della rievocazione da noi cavesi detta: festa di Castello.
Salvatore, confermando le sue qualità interiori, senza indugio alcuno, ridisegnò una nuova uniforme, adottando i colori “giallo-nero”, ancora oggi caratteristici della nostra uniforme. I gruppi trombonieri allora esistenti erano soliti sfilare senza alcun suono di tamburi, procedendo con un andamento processionale. Intravedendo nel tromboniere l’uomo fiero di indole guerriera, posto a difesa della madre terra, integrò in gruppo di giovani tamburini. L’intero addestramento formale subì una positiva nonchè repentina evoluzione. Ogni domenica, l’intero gruppo, si esercitava in tale pratica.
Non bastavano gli spazi pubblici disponibili, gli addestramenti formali venivano svolti nel campo sportivo di Pregiato.
Enorme fu lo stupore e l’entusiasmo della popolazione dell’Ente organizzatore nel vedere il gruppo SENATORE sopraggiungere dal casale Pianesi, con passo cadenzato al ritmo dei tamburini.
Alla figura del tromboniere venne tributata la palma di: “Principe della Manifestazione” e non più quella di “misera comparsa”, come purtroppo stava accadendo in quegli ultimi tempi.
Con l’approssimarsi della manifestazione successiva i restanti gruppi trombonieri, all’unanimità, inoltrarono istanza al primo cittadino di Cava de’ Tirreni per poter usufruire, anch’essi, di un campo sportivo, onde esercitarsi allo scopo di poter ben figurare.
Le iniziative del Gruppo SENATORE sono state sempre propositive per tutti gli altri gruppi. Tutti i gruppi pistonieri oggi presenti a Cava de’ Tirreni, nel tempo, hanno “copiato” qualcosa che originariamente era stato adottato dal gruppo SENATORE.
Nel 1974 con lo svolgersi della I edizione della Disfida dei Trombonieri, ideata dall’A.A.S.T. cavese, con l’ausilio del compianto cittadino On.le Prof. Roberto VIRTUOSO, primo assessore alla cultura della Regione Campania, ad ogni gruppo venne assegnata l’appartenenza ad uno dei quattro distretti che anticamente suddividevano il territorio cavese. La cosa non destò alcuna perplessità poiché i gruppi trombonieri, a quel tempo esistenti, erano quattro, per cui l’abbigliamento fu il seguente:

  • gruppo SS. Sacramento Distretto Corpo di Cava
  • gruppo Sant’Anna Distretto Sant’Adiutore
  • gruppo Croce Distretto Mitilianum
  • gruppo Senatore Distretto Pasculanum

I continui miglioramenti riscontrati fra i gruppi esistenti, l’insorgere di nuovi gruppi trombonieri e l’inizio della rievocazione storica, testé citata, da svolgersi dopo i festeggiamenti in onore del SS. Sacramento, nel quadro della Festa di Castello, vide il gruppo SENAOTRE necessitato ad approfondire le ricerche storiche al fine di darsi una duplice collocazione nelle manifestazioni che si andavano a realizzare.
Una religiosa, relativa alla Festa di Castello; una dal sapore puramente storico, inerente alla disfida dei Trombonieri.
Era l’anno 1977 allorquando Salvatore Senatore ebbe l’idea di sostituire il comune copricapo di stoffa, destinato al gruppo armato, con l’elmo metallico, denominato: BORGOGNOTTA ITALIANA, risalente al XIV/XV secolo; quindi idonea alla rievocazione storica cavese.
Per poter realizzare quanto progettato, si rese necessario recarsi al nord Italia ove un bravo artigiano realizzó, con estrema fedeltá, quando disegnato Salvatore.
Successivamente, l’uniforme destinata ai trombonieri è stata arricchita dalle restanti parti metalliche.
Nel corso degli anni ’70, nonostante le alterne vicende, il gruppo si è sempre distinto, offrendo alla popolazione cavese ed ai suoi graditi ospiti quanto di meglio si potesse offrire. Con il sopraggiungere del 1981, il gruppo SENATORE si vide destinatario di un’inesorabile sorte: Salvatore, inaspettatamente fu colpito da una grave malattia che lo tenne lontano dal gruppo per il resto dei suoi anni.
Tutto il gruppo risentí del nefasto evento che incombeva sulla mia famiglia, per l’immane disgrazia che aveva colpito il loro capitano. Conseguentemente Francesco Senatore ricevette molteplici esortazioni ed incoraggiamenti affinché riprendesse la “guida” del gruppo. Nonostante le avversità, al fine di portare a compimento l’opera intrapresa da suo padre Salvatore; accettó l’incarico. Con l’aiuto dei fratelli Ettore e Carlo, avvalendosi dei propositivi consigli direttivi, grazie alla massima abnegazione sempre appalesata dai trombonieri SENATORE, gli anni che seguirono furono un susseguirsi di soddisfazioni, a coronamento di quanto aveva “seminato” Salvatore.
Allo scopo di raggiungere una sempre piú coerente fedeltà rievocativa, Francesco fu indotto a meglio analizzare l’intero patrimonio vestiario del gruppo.
Infatti, dovendo il Gruppo SENATORE partecipare alle due distinte manifestazioni, quella religiosa e quella storica, occorreva attuare degli opportuni adattamenti alle uniformi poichè, giá per troppo tempo, forse anche erroneamente, erano state destinate a rievocare i due distinti momenti che, com’è noto, si differenziano fra loro da un fattore principe: il tempo.
Fra i due eventi, annualmente rievocati, decorrono due secoli. La Disfida dei Trombonieri fonda l’origine ai fatti d’armi del 6/7 luglio 1460 e conseguente resistenza ai “guasti” angioini. I festeggiamenti in onore del SS. Sacramento, realizzati nel corso della Festa di Castello, si ricollegano ai nefasti eventi avutisi all’indomani della peste del 1656. Per la “rievocazione” religiosa, viste le caratteristiche fisiche di ogni appartenente al Gruppo, cercando anche di mettere in evidenza le “figure” degli uomini dai marcati tratti somatici, furono allestiti dei costumi molto rappresentativi i quali avrebbero testimoniato i diversi ceti sociali un tempo presenti nella Città de la Cava; consentendo a tutti i componenti del Gruppo SENATORE DI “mettere da parte” l’immagine guerriera-militaresca, primaria ed esclusiva della Disfida dei Trombonieri, e calarsi in un’epoca seicentesca.
Il correttivo adottato, nell’arco di un decennio, venne attuato da tutti gli altri gruppi trombonieri.
Con il continuo evolversi delle manifestazioni, i gruppi in causa avvertirono la necessità di costituirsi in un’unica associazione, riconosciuta dagli enti locali e nazionali quale unico riferimento posto alla tutela del patrimonio storico-culturale cavese.
I gruppi, nel 1987, dopo varie consultazioni, giunsero ad un definitivo accordo, costituendo: l’ASSOCIAZIONE TROMBONIERI E SBANDIERATORI di Cava de’ Tirreni. Dal 1992 si sono aggiunti anche i CAVALIERI.
Lo statuto, sottoscritto dai presidenti dei gruppi trombonieri e sbandieratori, contempla il regolamento balistico, l’organicità numerica dei gruppi ed altre prescrizioni le quali devono essere tassativamente osservate da tutti i sodalizi, ció al fine di offrire una piú qualitativa immagine a quanti, ogni anno, dalla fine del mese di giugno al primo fine-settimana del mese di luglio si portano in questa Città per assistere alle manifestazioni innanzi citate.

Oggi…

Dopo 39 anni di passione e di duro lavoro, ricchi di risultati eccellenti e di un’immagine predominante per la città di Cava de’ Tirreni, Franco Senatore nell’anno 2007, ha lasciato l’incarico di “Caposquadra” del gruppo al figlio “Salvatore Senatore“, mantenendo quello di Presidente del sodalizio. Un peso enorme grava sulle spalle del giovane, ma sicuramente meritevole, Salvatore, che con la sua l’indole fiera e il carattere calmo e pignolo sapranno, senza ombra di dubbio, continuare la tradizione nello stesso modo dei suoi avi…